Verrebbe quasi da definirla “operazione nostalgia”, nel senso meno vintage ma più cool del termine!
Sarà che il brand in questione non è solo un brand, ma è un’icona vera: una superstar dello stile col superpotere di saper brillare come un classico senza tempo, come un trend sempre perfettamente attuale, e come un album dei ricordi intrisi di nostalgia tenera verso il proprio passato modaiolo.
Stiam parlando di LEVI’S, of course! La assai longeva eppur sempre contemporanea maison dell’autentico stile americano ha ridisegnato il look del suo desideratissimo, sfoggiatissimo e collezionatissimo logo: ed ora, una micro-collezione di capi basic, perché timeless anch’essi, son decorati dal logo il nuovo, il cui aspetto in gergo grafico si definisce “serif”, e in gergo stiloso fa sfoggio dell’appeal pulito e nostalgico degli altrettanto mitici anni Novanta.
Un logo che, naturalmente, non è solo un logo: ma è una vera madeleine dello stile!

Lo guardi, lo riconosci al volo, e, come fosse un film, l’immaginario ci contempla dentro tutte le epoche che, dagli anni Cinquanta in poi, quando il mitico jeans LEVI’S, il capo simbolo del brand, ha smesso di essere un semplice capo d’abbigliamento funzionale al lavoro per diventare un must-have assai fashion funzionale ad un appeal easy e glam, hanno indiscutibilmente serbato e indossato capi con su quell’etichetta inconfondibile.
Ed ora, per gustarsi al meglio il nuovo aspetto del logo, urge un ripassino conciso dei basilari, orsù: perché la storia di LEVI’S è fatta sì di successi globali, ma anche di piccoli dettagli pregiati e curiosi allacciati all’evoluzione della società che il brand ha contribuito a vestire, nella superficie stilosa, certo, ma anche nella sostanza civile e umana.
Parlando di basilari, ci ricordiamo che la pronuncia esatta del brand è “livais”, vero? E che tale pronuncia proviene dall’americanizzazione del nome e cognome del suo fondatore bavarese nella lontana epoca ottocentesca della corsa all’oro, vero? Bene, ora possiamo proseguire: e scoprire che quell’etichetta rossa con dentro la scritta bianca nasce nel 1936 applicata a mo’ di bandierina alla tasca posteriore destra del già nominato celeberrimo jeans 501 per distinguerlo dalla concorrenza.

LEVI’S sfoggia un logo nuovo: in gergo grafico si dice serif, in gergo stiloso significa l’inconfondibile appeal dei gloriosi anni Novanta.

Prima di essa, nel 1886, compare la primissima versione di etichetta: che portava stampata l’effigie della resistenza del jeans col disegno di due cavalli che cercano di strapparne un paio. Poi, nel 1967, assume il profilo inconfondibile ribattezzato “batwig”, proprio perché quei due archetti sulla base la fanno assomigliare al supereroe col le ali di pipistrello.
Ebbene: oggi, quell’etichetta resta nella forma, ma la scritta al suo interno guarda al futuro ispirandosi al passato grafico, e riagguanta un’estetica allacciata ad uno dei decenni più gloriosi della maison LEVI’S: i mitici anni Novanta.
Et voilà, il nuovo logo serif s’appoggia orgoglioso nei capisaldi del guardaroba casual per lei e lui: sulla felpa, la t-shirt, l’immancabile jeans 501 accompagnato dal 512 slim e dal quello col gambale più scampanato, sul cappellino beanie e sul baseball cap, sul giubbino di jeans imbottito per i primi freddi e sul riscoperto marsupio.