In questo nostro periodo storico così affollato di grandi proclami, così iper-accessoriato di lanci di paroloni che fanno risuonare nell’aere digitale grandi intenzioni a risolvere vari problemoni che affliggono l’umanità, e che nel fashion world in particolare sono molto spesso allacciati alle vaste tematiche della sostenibilità ambientale e dell’inclusività sociale, ecco, ammettiamo pure serenamente che ogni tanto verrebbe spontaneo empatizzare con l’anziano adagio popolare interiore che, con disillusione sospirate, sentenzierebbe: “eh, tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare”.
Allo stesso tempo, però, per non cedere alle tentazioni del pessimismo scettico, si potrebbe rivolgersi a quell’adagio popolare antico ma pur sempre valido che fa “in medio stat virtus”: che in questo nostro caso, con indosso le vesti della moda e delle sue dinamiche, potrebbe sostenerci a concentrare l’attenzione costruttiva non tanto sulla dimensione delle imprese proclamate, bensì sulla qualità dell’impegno che i brand assumono e i passi concreti che compiono per realizzarlo. Un fulgido esempio pratico di tale punto di vista teorico? Eccolo qua: Tommy Hilfiger.

Un brand che con la dimensione monumentale internazionale della sua fama fashion e del suo business imprenditoriale prosegue sulla strada del suo intento di equilibrare l’attività al miglioramento della società e dell’ambiente in cui tutti viviamo: un intento che già esisteva prima della pandemia, e che ora più che mai prosegue anche in sinergia con i giovani talenti affini a questa filosofia. Un esempio ancor più pratico? Et voilà: ”Music Takes Us Further”, la nuova campagna associata alla nuova collezione Tommy Jeans Spring 2021.
Il titolo condensa l’essenza dell’intenzione e lo strumento prediletto: la musica è uno strumento prezioso per unirci tutte e tutti, senza confini di nessun tipo e anzi, proprio per superarli e nel frattempo abbattere quelle barriere che altrimenti soffocano le tante innumerevoli libertà che si racchiudono in un diritto fondamentale, quello di dare e ricevere rispetto. Rispetto verso le infinite sfumature di diversità che sono le nostre identità: e rispetto verso l’ambiente che ospita la nostra vita.
Perché proprio la musica, dato che stiamo parlando di moda? Beh, perché la musica è nell’heritage di Tommy Hilfiger tanto quanto la moda, anzi, a scrutare bene la sua biografia, è proprio la musica la ragione della sua dedizione al fashion: sin dalla tenerissima gioventù, quando emulava le rockstar nel look, soprattutto i suoi idoli John Lennon e Mick Jagger, ma poiché era scarsino a suonare, nel 1969 aprì People’s Place, che era uno spazio di lifestyle che accoglieva tutte le persone amanti di musica, fashion, arte, pop culture, un negozio in cui iniziò a creare la moda che avrebbe voluto vedere indosso al carisma e al talento dei musicisti. E gliela mise indosso la sua moda alle rockstar: ha vestito i Rolling Stones in tour, ha coinvolto personalità del calibro di David Bowie e Iman, Sheryl Crow, Lenny Kravitz, Beyoncé, Mark Ronson, negli anni ’80 è diventato un cult per la scena rap, ha lanciato la collezione Hilfiger Denim insieme a Marky Ramone dei Ramones. Ed ora è proprio la Spring 2021 ad essere promossa con una campagna che coinvolge un’eclettica miscela di talenti, tutti della generazione di giovani e ognuno col proprio percorso di vita, allacciati dal filo rosso della musica come linguaggio e strumento per diffondere il coraggio costruttivo dell’attivismo sociale.

Tommy Jeans Spring 2021, ”Music Takes Us Further”: la campagna con i giovani che con la musica creano il cambiamento positivo nella società

La nuova collezione Tommy Jeans per la primavera in arrivo è un mesh-up di capi che risuonano in particolare dei guardaroba dei giovani di oggi, che a loro volta rievocano quelli dei giovani della fine del secolo scorso: capi con ispirazioni anni ’80 e ’90 dei pezzi che dalle attività ginniche son diventati dall’attitude street, mood urbano e style iconico come le polo, le felpe, e le giacche a vento dai colori very fluo, i jeans corti e la vita assai alta, la logo-mania ben salda sulle t-shirt e sulle etichette.
E, naturalmente, il denim per tutto, pantaloni, shorts, giacchini, camicie: denim sostenibile, come promesso dall’attivismo del brand a diventare sempre più eco-friendly, e che in questo caso ha raggiunto il 100% della sostenibilità del suo denim riciclato prodotto con una tecnica innovativa che mescola lenzuola con altri scarti di cotone riciclato e nel frattempo risparmia fino a 50 litri di acqua per capo.
Le ambasciatrici e gli ambasciatori, o influencer per chi preferisse, che compongono il gruppo allestito per fare da trasmettitore autentico del messaggio con indosso i capi in collezione, son protagonisti di scatti fotografici anch’essi, come lo styling, realizzati in virtù dell’autenticità, quindi fatti in prima persona: un photoshoot che dunque accoglie e valorizza la forza e bellezza della diversità per nazionalità, taglie, etnie, identità di genere.
I protagonisti della campagna son oltre 20: Zoey Lily (UK) @mezoeylily, Akini Jing (Cina) @jingsmusic; Dreamer Boy (USA) @dreamerboyblue; SAYGRACE (Australia) @callmesaygrace; KeKe (Austria) @keke_offiziell; Mavi Phoenix (Austria) @maviphoenix; Lucia Luciano & Gizem Adiyaman (Germania) @_lucial & @heymeg10; Gabriela Richardson (Spagna) @gabrielarichardson; Tayahna Walcott (USA) @taliaagoddess; Annahstasia (USA) @annahstasia; Elena Midori (Giappone) @elena_midori; Curtis Waters (USA) @imcurtiswaters; Dee Koala (Sudafrica) @dee_koala; Yazid Bezaz (Marocco) @izudizzy; Kai-Isaiah Jamal (UK) @kai_isaiah_jamal; Deb Never (USA) @debnever; Batekoo (Brasile) @batekoo; J Grrey (UK) @jgrrey; ROZZY DC (Francia) @rozzydc; RINI (Australia) @rinidawg; Pretty Solero (Italia) @papydelgang126; Yuzion (Corea del Sud) @yuz1on.
Ognuno con la sua storia e la sua attività, tutti insieme immersi nella forza costruttiva e propositiva per plasmare da adesso una società che arriverà nel futuro già migliore, già in grado di scardinare gli stereotipi e disinnescare la discriminazione, per abbracciare la bellezza della diversità.