C’è il mirabolante sistema del fashion: una dimensione dove il tempo corre sotto la spinta agonistica sempre più accelerata per scalare il podio della velocità e -speriamo ancora per non molto- della quantità; un luogo dove la creatività è un talento da nutrire per inventare immaginari in capi, ma anche da allenare per lottare -e possibilmente trionfare- nell’arena del compromesso commerciale.
E poi c’è l’incanto virtuoso di Issey Miyake.
Che convive nella dimensione della moda: in cui ha plasmato un tempo tutto suo che non corre, ma scorre in armonia con una filosofia di bellezza applicata all’abito differente, concreta, dove l’ideale non ha nulla a che fare con l’affanno di agguantare numeri e trend, ma abbraccia l’entusiasmo di esplorare, attraverso la creatività dell’intelletto, la generosità dell’intuito e la tecnologia dell’innovazione, la relazione in apparenza così semplice eppur profondissima che allaccia elementi essenziali in sinergie potenti.
Coppie intriganti che si agganciano dentro un universo di ricerca sempre in espansione come la curiosità, che da Issey Miyake nasce e poi prospera nei suoi team, di osservare la società nei gusti e sentirla nelle emozioni: tra le varie, svettano l’interesse primario che indaga i comportamenti dell’abito col corpo che lo abita, insieme alla sapienza di creare moda indossabile che si fonde e confonde con l’arte.
A quest’accoppiata in particolare è dedicato il nuovo progetto: “Tadanori Yokoo Issey Miyake 0”.

Un progetto che è tutto un fiducioso sistema giocoso di scambi importanti, stimolanti, coinvolgenti.
Ad iniziare dal nome che ne accoglie due: quello di Issey Miyake, naturalmente, in parità perfetta e diretta, dato che non ci sono segni di interpunzione a separarli, oltre alla gentilezza di cedergli il primo posto di protagonista nell’ordine, con quello dell’artista celebre, Tadanori Yokoo, che con la sua distintiva opera grafica accompagna le collezioni da oltre 40 anni.
A proseguire con quel che accade quando la moda si mette a disposizione dell’arte: come una tela attende i colori, ma in questo nostro caso c’è anche la variabile della tridimensionalità del corpo che la porterà a spasso a determinare la sorpresa dell’esito e la virtù del messaggio.
A terminare con lo stupore di contemplare, e naturalmente indossare, come l’ingegno tecnico mosso da grandi competenze ed entusiasmo genuino, possa accompagnare i buoni strumenti ad usare l’innovazione per evolvere senza mai snaturarsi nel pensiero, nella realizzazione materiale, nell’intenzione finale.
Long story short: “Tadanori Yokoo Issey Miyake 0” è una collezione, breve ma intensa, di blouson che “ridipinge” una serie di opere d’arte di Tadanori Yokoo sul capo, nato da un unico pezzo di tessuto perché sviluppato attraverso la lavorazione sorprendente, nel concetto e nella tecnica, di A- POC. Un sistema di sinergie, dalla vita alla creazione, e viceversa.
Tadanori Yokoo condivide con Issey Miyake la terra natia, il Giappone, la cronologia, entrambi nati nella seconda metà degli anni ’30, l’audacia dello spirito creativo messo a disposizione del racconto della verità a costo di compiere gesti pressoché dissidenti verso gli status quo, col risultato di una cifra stilistica artistica del tutto personale, iniziata come professione grafica e poi evoluta in esistenza d’arte fatta principalmente di colori brillanti, figure immediate come la pop art, citazionismi dall’immaginario tradizionale, collage e immagini, scomposte e ricomposte per raccontare pezzi di quotidianità in cui infilare anche intenzioni satiriche e anti-convenzionali.

Tadanori Yokoo Issey Miyake 0: otto opere del celebre artista prende vita attraverso sette fili colorati tessuti con la celebre tecnica A-POC

L’artista leggendario incontra lo stilista leggendario nel 1971, e dal 1977 concepisce e allestisce la grafica degli inviti alle sfilate parigine delle collezioni Issey Miyake: oggi il team dello stilista coinvolge l’artista prendendo a prestito otto suoi lavori iconici, alcuni risalenti agli anni ’60, per trasferirli dalle due dimensioni alla vita tridimensionale degli abiti. I blouson della collezione “Tadanori Yokoo Issey Miyake 0” son disegnati sul modello del bomber, e riservano lo spazio del retro per far campeggiare le opere di Tadanori Yokoo: “Bride” “Razor” “Moat” “Drool” (del 1966), “Tarzan is coming”(1974), “panic Panic PANIC” (2002-2012) “Fortune Smile” (2003 ) “KEY BEAUT.Y.” (2017).
L’impatto visivo s’intensifica e l’energia cresce nei tasselli nelle immagini riprodotte a volte ingrandite, esagerate, mentre la laboriosità della tessitura diventa quasi un’opera d’arte anch’essa: la tecnologia di A-POC (A Piece Of Cloth) impiega solo 7 fili colorati per riprodurre con esattezza vivida ogni singola sfaccettatura cromatica dell’immagine originale: e lo stupore continua nell’interno, dove la tessitura è composta dai colori dei fili non utilizzati all’esterno, così da creare una sorprendente versione in negativo dell’opera stessa.
Attraverso un altro frutto gel guizzo ingegneristico di Issey Miyake, le rifiniture caratteristiche del modello bomber, ovvero collo, polsini e vita, sono realizzati con la tecnologia Steam Stretch, così che il capo anche se non nasce reversibile può essere goduto in completezza, anche nella parte interna. Il materiale scelto per realizzare i capi è il poliestere riciclato, in linea con la filosofia sostenibile che nel 1998 ha stimolato l’invenzione della tecnologia A-POC.
Ma non illudetevi di indossare delle riproduzioni fedeli delle opere d’arte nei capi: la realtà felice è che sono opere originali, nate dalla bellezza con una nuova versione di bellezza, simbolo di un’evoluzione positiva, come positivo è il messaggio che il progetto porta con sé da sempre, da quando Issey Miyake ha fortissimamente voluto fare moda per trasmettere un senso di speranza ed energia verso il futuro.