“I miei gioielli sono nati con l’idea di essere scelti e indossati come porte-bonheur: offrono positività, bellezza e semplicità. Li indossano donne con gusti diversi, e tutte dicono di sentire un legame speciale con loro: spero che un po’ di magia ci sia davvero!“
Questa che narra è la voce di Annalisa Morzone: probabilmente non siete avvezzi a riconoscerne l’identità, ma di certo sapreste riconoscere quando il suono della sua voce di giovane designer si trasforma in messaggi incisi su gioielli di grande semplicità, proprio come fossero essenziali supporti preziosi, la cui missione è condensata in quelle parole scritte per essere indossate anche con l’anima.
Annalisa è colei che forgia con mani allacciate alla passione questi gioielli, nel del suo piccolo mondo ribattezzato con un nome che suona come un codice, proprio per accarezzare la curiosità con la suggestione del pizzico magico del mistero: atelier 7|12. Et voilà il segreto racchiuso nel nome: conoscerlo è l’opportunità di godere di una guida gentile per scoprire le sfumature celate nel fascino autentico delle creazioni, e nelle ispirazioni narrate dalle incisioni: “Ho pensato all’atelier come a un luogo in cui creare e sperimentare: il luogo della libertà di espressione. Il 7 e il 12 due numeri fortunati: mi piace dire che sono due numeri su cui puntare, su cui io ho scommesso e nei quali ho creduto. La buona sorte, la fortuna, quel sapore di magia che vorrei che trasmettessero i miei gioielli volevo fossero presenti già nel nome un po’ misterioso”.

Il brand 7|12 è la meta felice di un percorso che inizia con la laurea in Disegno Industriale alla facoltà di Architettura, prosegue con lo studio in comunicazione per l’arte contemporanea a Brera, compie i primi passi professionali tra case editrici e gallerie d’arte, e poi vira accogliendo il richiamo autentico della creatività, e il desiderio di un progetto personale che la esprimesse, e facesse tesoro delle esperienze in progettazione e scrittura acquisite. “Ho semplicemente assecondato la mia vena creativa: fin da bambina sono stata attratta dai bijoux, dagli amuleti luccicanti dei marchés aux puces, ho sempre disegnato molto e creato con le mani. Non sono orafa di formazione: non è stato facile ma ho approcciato questo lavoro con la testa di chi ha avuto esperienze in settori diversi, senza troppe conoscenze tecniche ma con un senso del progetto e del lavoro che mi ha aiutato ad avere uno sguardo lungimirante e ambizioso. Ci sono molte persone che mi hanno aiutata e che devo ringraziare: io ci ho messo il cuore e tutta me stessa. Questo significa che la leggerezza con cui mi esprimo attraverso i miei gioielli è una scelta ben consapevole, e che la mia idea di bello ha radici apparentemente lontane”.
Se la chiamate ‘artigiana’, Annalisa vi risponderà con la sua umiltà generosa che no, “io ho una visione molto alta dell’essere artigiano e non mi corrisponde. Mi sento sicuramente una designer, perché il design fa parte del mio percorso, e la parte creativa e di progetto mi danno più soddisfazione”. Ma, come per gli artigiani, sono le sue mani a creare ogni gioiello, alcuni con la tecnica della cera persa, altri, quelli che son forieri di messaggi scritti e simboli brillanti, tramite l’incisione dalla lastra, che sia d’ottone, in oro o argento: “qui il lavoro è più semplice, vincono la semplicità e l’idea”.

atelier 7|12: nei gioielli di Annalisa c’è la semplicità di Munari che pochi sanno fare e la magia di messaggi incisi che donano positività

Quella praticata da Annalisa è la semplicità come la intenderebbe il grande Bruno Munari, ovvero: “complicare è facile, semplificare é difficile. Per complicare basta aggiungere, tutto quello che si vuole. Tutti sono capaci di complicare. Pochi sono capaci di semplificare. Per semplificare bisogna togliere, e per togliere bisogna sapere che cosa togliere […] Togliere invece che aggiungere vuol dire riconoscere l’essenza delle cose e comunicarle nella loro essenzialità”
Ed ecco, infatti, che anche le collezioni si sviluppano con lentezza saggia: non si rinnovano del tutto, ma mantengono l’essenzialità e la evolvono con nuovi messaggi e nuove forme, con lo splendore dei diamanti e la luce dell’argento, con le pietre colorate, corallo, turchesi, agata, ametista, pirite, quarzi, le medagliette da appendere al collo e ai lobi, i bracciali che avvolgono il polso, le stelline che guidano il cammino.
Assieme alla semplicità, vince di certo, anche quella lieve sensazione di magia che nei gioielli 7|12 ti fa sentire accarezzata dall’intento buono di trasmettere la positività porta-fortuna attraverso la bellezza preziosa.