Può l’incontro con una collezione nata per la moda far scivolare con delicatezza e stupore nello stato di grazia di una meditazione?
Ebbene sì, accade così quando il mestiere del fashion design è intriso dell’intento spontaneo, spesso sfidante, di progettare con la materia e allo stesso tempo di ricercare attraverso il pensiero: in poche parole, di affidare un senso ad ogni scelta sartoriale che culmina nel capo finale. Accade così spesso, ma senza alcun intento di generalizzazione né di facile banalizzazione, quando il mestiere del far moda custodisce radici culturali orientali, dove il valore della contemplazione e il beneficio della riflessione guidano la mente creativa a compiere esplorazioni mai scontate. Che s’infilano nei pertugi della realtà tangibile: per scovare questioni da indagare che hanno a che fare col progetto degli abiti, e col rispetto della relazione che allacciano col corpo che li veste insieme alle emozioni della persona che li sceglie.
Poi s’involano nell’immaginazione suggestiva per nutrire la visione di ispirazioni tanto surreali quanto profondamente materiali.
Infine si realizzano nella sperimentazione libera: per dar vita a creazioni che seducono il gusto col fascino intenso, accalappiano la mente con tecniche sorprendenti, e scuotono l’animo con i significati che portano intrecciati in ogni minuto passaggio, dai fili e decori agli assemblaggi estetici. Accade così in TAAKK e nella collezione dedicata alla p/e 2022, ad iniziare dal titolo che ne svela l’intenzione: “Dance with Earth”.

Ma per godere al meglio dell’immersione nelle opere di stile, dedichiamoci all’incontro con TAAKK, che è sì un brand ma è anche una dimensione plasmata su misura del pensiero e della passione che animano il suo giovane fondatore: Takuya Morikawa.
La grafia e il suono che ne esce a pronunciarla rivela la sua origine: il Giappone, terra e cultura che condivide con Issey Miyake, presso il quale ha trascorso sette anni di esperienza, un tempo lungo abbastanza per assorbire ogni sfumatura di saggezza e tecnica, per esercitare liberamente la propria opinione di collaboratore durante lo sviluppo delle collezioni, e infine, per lasciare il nido e prendere il volo sulle ali determinate della sua indipendenza di visione, fondando nel 2013 il brand personale.
Takuya Morikawa intesse pensieri attraverso la maniera in cui intesse i filati: per lui il significato della creazione sta nell’immaginare nuovi tessuti da sviluppare, rifiutarsi di combinare elementi già esistenti per dedicarsi anima e cuore all’invenzione tradotta in percorsi di ricerca, e scoperta, pienamente sinergici e felicemente sorprendenti con le aziende manifatturiere con cui dà vita alla sua alchimia da indossare.
Il titolo, e dunque l’ispirazione, della collezione dedicata alla p/e 2022 s’incastona perfettamente nell’evoluzione coerente della sua visione: “Dance with Earth” più che un inno a Madre Natura è una vera dichiarazione di collaborazione con lei, osservando la Terra nella sua magnifica abilità di artista all’opera con le forme di vita, formule di magia genetica che ci offrono spettacoli animali e vegetali magnifici, a volte persino impensabili, come gli ibridi tra specie, gli esemplari albini o quelli con tre occhi, che noi giudicheremmo eccezioni alla regola, e invece sono creazioni eccezionali.

TAAKK p/e 22, “Dance with Earth”: alla Natura la magia della genetica, a Takuya Morikawa la magia della moda che trasforma capi e tessuti

La genetica con cui sperimenta con fiducia Takuya Morikawa è dunque quella dei filati: non assembla, ma inventa, portando in scena la sua eccellenza tecnica, mescolata all’eredità della tradizione e alla forza della tecnologia, con cui traduce la sensibilità visionaria espressa in ibridi tessili tattili ed esemplari di capi che sembravano impensabili, ma si rivelano elegantemente indossabili.
Avreste mai immaginato una giacca che muta in camicia? Eccola: la trasmutazione inizia dagli elementi eleganti, via via declina in maniche arrotolabili, e termina in una morbidezza che consente d’infilare facilmente la giacca dentro i pantaloni, lunghi o shorts che siano.
Avreste mai pensato a un capospalla sartoriale che è la summa raffinata di tre? Ebbene, avviene grazie alla tecnica sofisticata che miscela i materiali: inizia il lino, che man mano degrada nei bagliori sottili del nylon, e in fondo termina con la forma ripresa dal tipico parka dei Mods: mentre un ramo di ciliegio fiorito si dirama ricamato a congiungere con delicatezza ogni elemento in un nuovo insieme originale.
E ancora, può la natura rigogliosa trasportare la sua bellezza sbocciando sui capi? Sì, grazie al colore che ritrae il fiore con l’effetto vitale del tie dye sulla maglia che è un assemblaggio di seta.
Sfumano i colori scivolando in tonalità differenti, così come scivolano i tessuti fondendo illusioni palpabili: e ancora scivolano le stampe che ritraggono panorami così suggestivi da divenire mistici, come le onde selvagge mentre s’infrangono sulla battigia che al movimento dolce del tessuto che ondeggia al vento svelano la fusione visiva con la forza di una foresta intricata di vita.