Questa è una storia di cowboy coraggiosi, di motociclisti spericolati, di jeans iconici e appelli al coraggio per gustarsi la vita: questo non è un film in rimembranza di Sergio Leone, né una raccolta nostalgica di fumetti di Tex, bensì è una campagna commerciale che allestisce un messaggio dagli intenti buoni e giusti, rivolto a tutti e tutte. 
Proprio come a tutte e tutti è rivolto il jeans!
La campagna, infatti, appartiene a Wrangler, che del jeans è brand storico e assai amato: l’occasione è la celebrazione del lancio della nuova versione di un modello altrettanto storico, ovvero il Texas, che da ora è anche Slim.
E la celebrazione è davvero in grande stie, o meglio, in perfetto stile “born in the Usa”: dato che il messaggio della campagna è affidato alla magnifica spericolatezza dell’ American Motor Drome Company, ovvero dei motociclisti che si esibiscono sull’avvincente e rischiosissima “Wall of Death”, oggi come ieri, con indosso l’affidabilità dei loro jeans.

Or dunque, andiamo con ordine e riallacciamo le fila che intessono le varie storie: per farlo, torniamo indietro di varie epoche, più precisamente nel 1947, quando il brand nacque e decise di battezzarsi con lo stesso nome di quei figuri che si esibivano a dorso di tori e cavalli nei rodei: “Wrangler” dunque, che significa proprio “mandriano” e persino “attaccabrighe”. 
È a quei cowboy che accalappiavano l’attenzione della folla festante che l’allora azienda chiamata Blue Bell Overall Company, uno dei maggiori produttori di denim, decide di dedicare i propri jeans: siamo a Greensboro, nel North Carolina, viene arruolato un sarto che modificasse ai jeans, già nati per essere indistruttibili indosso a chi compieva lavori pesanti, con la sola aggiunta di pochi dettagli scelti per aumentare la funzionalità. Ovvero: rivetti piatti per non graffiare la sella, taschine per l’orologio, cuciture piatte per una cavalcata più confortevole e sette passanti per la cintura invece dei classici cinque. Nasce il jeans Wrangelr come lo conosciamo: parte integrante della vita quotidiana, confortevole e ribelle allo stesso tempo.
Ora, facciamo un salto nel 1989, ma portiamo con noi quei cowboy che fanno sfide rutilanti al rodeo, che sfidano il rischio perché amano l’adrenalina: la data è quella in cui nasce un’altra icona di casa Wrangler, il jeans modello Texas, che ha un fit assai amato.

Wrangler celebra il nuovo jeans Texas Slim con un’adv che è una storia di cowboy, motociclisti stunt del Wall of Death e un inno alla libertà di osare

Torniamo ad oggi, riposizioniamo in ordine gli indizi e godiamoci lo spettacolo: come accennato, Wrangler snellisce il fit dei Texas, e inaugura il modello Texas Slim, con la gamba più affusolata, l’appiombo asciutto sul fondo, ma sempre con la sua vita regular.
Resta intatto anche lo spirito del cowboy: quello avventuriero, entusiasta, pronto al rischio. Ma stavolta il cavallo e il toro son sostituiti dalle motociclette e il messaggio dell’adv è affidato agli stunt che animano lo show itinerante che gira l’America dal secolo scorso. Quell’adrenalinico, incredibile spettacolo delle motociclette che sfrecciano sfidando la gravità e la sorte dentro l’anello di legno del motodromo: allora, nella prima metà del secolo scorso, lo spettacolo del motodromo era diffusissimo nelle fiere statali di contea negli Stati Uniti, oggi molto meno, ma non demorde, perché è l’essenza della brama di libertà e dello spirito ribelle americano.
A loro, gli stunt che sfrecciano contro la gravità arrampicati a velocità altissima nell’ ”anello della morte” , è allacciato il messaggio che invita tutti noi ad avere il coraggio di osare, per vivere la vita al massimo: possibilmente con indosso un bel paio di Texas Slim, che le soddisfazioni vanno agguantate perseguendo la propria strada in confortevolezza e stile.