Mondi normalmente paralleli si incontrano. È questo che viene ad osservare il lavoro della designer Weili Zheng, e anche solo le sue radici basterebbero a spiegare il perché di questo. Nata in Cina, ma cresciuta in Italia la stilista riesce a mantenere un equilibrio, parola più che mai necessaria in tempi complicati come i nostri, fra il dna orientale e le influenze occidentali e la collezione ready to wear per la f/w 2021-22 è figlia di una creatività ricca di input e citazioni, di un talento dirompente che conquista subito. Ed è proprio la parola “contaminazione” quella che forse meglio rappresenta le proposte della designer, la cui donna è una figura femminile e raffinata, che però ama indossare dettagli e capi rubati al guardaroba di lui, ovviamente senza scordare che in questo guardaroba eleganza e raffinatezza sono altri elementi di fondamentale importanza! Un team internazionale affianca la designer in questa avventura a suo nome, e se da una parte input culturali e artistici molto diversi si contaminano e vengono rielaborati creativamente, anche un team così vario per origine e percorsi entra perfettamente a servizio di quelli che sono i contrasti e, appunto, le contaminazioni, alla base della collezione, nelle forme dei capi, ma anche nella scelta dei tessuti e dei materiali.

Lo sportswear con il suo strizzare l’occhio alla contemporaneità, anche ad un mondo dove grazie ai social è facile promuovere il proprio stile, ma ci vuole anche sostanza e per la collezione Weili Zheng quella viene da un sapiente studio delle proporzioni e dalla sartorialità dei capi, studiati proprio per essere indossati al meglio, per essere al servizio di chi li sceglierà, verrebbe da dire ‘confy’, anche per la vestibilità morbida, altro elemento fondamentale per un presente della moda che non ama più i diktat, i preconcetti, ed è all’insegna dell’inclusività. La donna di Weili Zheng alla fine è la summa di elementi smart, intelligenti, dinamici, capaci di tradurre appieno lo zeitgeist, lo spirito dei tempi, anche con le loro contraddizioni! Una donna libera che non ama confini geografici e artistici, e sceglie una moda che la rappresenti in questo modo.

Weili Zheng: Una collezione dove Oriente e Occidente si incontrano, dove le creatività si contaminano, per una donna complessa e dal guardaroba contemporaneo che mescola input diversi

Gli anni Settanta, epoca che continuiamo ad amare e che non riusciamo a lasciar andare, perché continua fonte di ispirazione, ritornano negli abiti dal taglio geometrico, le intersezioni di tessuti e stili,l regalano poi ad ogni capo una carica speciale, c’è uno studio architettonico dietro alla collezione che la vuole preparare alla storia che verrà raccontata da chi indosserà questi vestiti. Fluidità e rigore, leggerezza abbinata a tessuti più pesanti, le contraddizioni che dicevamo, e allora via libera a tartan scozzesi, pied-de-poule audaci, gessati maschili, velluti dalle cromie e lavorazioni ton sur ton, damascati e jacquard geometrici da abbinare a sete lisce e brillanti micro paillettes.Anche nella maglieria i filati hanno diverse finezze per creare una complessa ed articolata proposta di forme e dettagli.
Tonalità accese, spesso a contrasto, dettagli come fiocchi e volants, il ricamo Dragone, che simboleggia coraggio e forza, protagonista indiscusso. Tante stampe check per trench colorati e spiritosi, perché non si dimentichi che nel dna della collezione c’è anche un animo vivace ed ironico. È bello immaginare chi indosserà questi abiti, non certo una donna irreale, da red carpet, ma qualcuno che è possibile incontrare nel nostro quotidiano e capace di renderlo più interessante, con la sua complessità, la sua voglia di vivere e di raccontarsi in ogni aspetto, anche, e soprattutto, grazie a quel fantastico linguaggio che è la moda!