Quando una notizia racconta di iniziative virtuose allacciate alla moda che hanno a che fare con la sostenibilità, è sempre una buona notizia. 
Ma quando la buona notizia narra anche d’innovazione applicata alla sostenibilità, e annuncia che il ruolo di protagonista dell’iniziativa è stato affidato ad una selezione di giovani studenti di fashion design: ecco, la notizia è più che buona, è proprio un’occasione ben motivata di entusiasmo e bella speranza.
Tale notizia proviene dall’appena trascorsa 97° edizione di Pitti Uomo, dove, nel bel mezzo del numero di brand, tendenze, novità ed eventi sempre ingenti e assai blasonati, è stato riservato il giusto spazio ad una sinergia di grande valore: ovvero “My Wardrobe Man Outerwear to innovate wool craftsmanship”, il progetto speciale promosso da The Woolmark Company e sviluppato dagli studenti dell’ultimo anno del Corso di Laurea Triennale dell’Accademia di Costume & Moda.

Prima di inoltrarci nei dettagli del progetto speciale, è giusto sottolineare anche la presenza degli altri partner di rilievo che hanno reso possibile l’iniziativa: ovvero la collaborazione con Maison Valentino, e con Dyloan Studio, realtà con al cuore l’attività di ricerca, progettazione e produzione per moda, arte e design sulla base dei principi di sostenibilità e trasparenza, e con focus principale sulla “Digital craftsmanship”, ovvero lo sviluppo di progetti e manufatti in cui l’artigianalità interagisce con la tecnologia avanzata. Dulcis in fundo, il patrocinio di “Campaign For Wool – patron HRH Prince of Wales”, a cui The Woolmark Company riserva a sua volta grande supporto, e il cui patron, com’è facile intuire, è proprio Sua Altezza Reale Carlo, principe del Galles: realtà, questa, che concentra parte della sua azione sull’educazione e il supporto ai giovani talenti perché possano esplorare l’utilizzo innovativo della lana Merino, scoprendone tutte le virtù e i vantaggi che la rendono una materia prima pregiata per la moda, naturalmente, ma anche per l’ambiente.
Or dunque, è giunto il momento di scoprire la sostanza del progetto, e per questo Il lungo titolo racchiude già gli indizi per conoscere la virtuosa dichiarazione d’intenti: in “My Wardrobe Man Outerwear to innovate wool craftsmanship” gli studenti dell’Accademia Costume & Moda di Roma hanno avuto la possibilità di sviluppare dei capispalla perfettamente sartoriali in lana Merino, in modo da valorizzarne tutte le qualità eccellenti e declinandola in una nuova versione grazie agli strumenti offerti dall’innovazione. Mantenendo saldo l’approccio tradizionale dell’artigianalità sartoriale, e al contempo liberandolo dalle catene dei pregiudizi che ancora spesso lo legano all’ambito dell’abbigliamento formale, i giovani designer hanno realizzato dei modelli esclusivi e squisitamente contemporanei di capispalla: un progetto di ideazione di un guardaroba personale in lana merino che si componesse di elementi vari e interscambiabili. I capi sono stati frutto della ricerca di nuove applicazioni e trattamenti innovativi offerti dai tessuti lanieri, come le sovrapposizioni tra la lana merino e materiali differenti, ma anche di tecnologie innovative come il laser cut, l’intarsio termosaldato o il taping.

“My Wardrobe Man Outerwear”: lana merino e innovazione sostenibile, il progetto speciale di The Woolmark Company con Accademia Costume & Moda

Il risultato finale, esposto alla Fortezza da Basso con un’installazione speciale al Padiglione Centrale durante Pitti Immagine Uomo, è un inno all’innovazione sostenibile e un’invito importante alla consapevolezza: la lana merino, infatti,  è eccellente per la persona, in quanto tra le tante virtù che le sono innate ha la naturale traspirabilità,la termoregolazione, la resistenza agli odori e alle macchie, l’elasticità e la morbidezza, la versatilità di lavorazione che la adattano alla gran parte delle categorie di produzione, dall’eleganza classica allo sportswear più tecnico. Ma, tema sempre più essenziale di questi nostri tempi complessi, la lana merino è eccellente anche per l’ambiente: è completamente naturale, biodegradabile, rinnovabile, e per questo è una materia prima fondamentale per la realizzazione concreta della sostenibilità, necessaria al sistema moda e bramata da un numero sempre più grande del suo pubblico.