Cari e care Millenials, eventuali esponenti della X-generation all’ascolto, ma anche più o meno teens di oggi che le memorie dei celeberrimi anni Novanta le avete ricostruite tra affezionate narrazioni familiari e variegati input digital-culturali: ve lo ricordate il grunge? Bene!
Tenetene stretta la memoria stilosa e musicale, abbracciatela con affetto e ora, quando vi sentite pronti, spegnete pure ogni afflato di nostalgia purista. Al suo posto, accendete l’entusiasmo curioso rivolto ad una lettura eclettica, ibridata, contemporanea dello stile che condensa il suo appeal nella persona di cui è l’incarnazione, ovvero Kurt Cobain: questo è il grunge proposto durante la settimana della moda milanese dalla passerella p/e 2020 dello spagnolo David Catalán con la collezione Not Finished.

Ma prima, le doverose presentazioni, naturalmente! Per coloro che ancora non lo conoscessero, David Catalán è il giovane fashion designer di origine spagnola che da una manciata di ottimi anni sta percorrendo un’applaudita strada nel fashion world: la base d’appartenenza è Portugal Fashion, il suo talento è entrato in scena nei vari appuntamenti internazionali della moda emergente tra cui anche Altaroma e l’International Fashion Showcase a Londra, dove ha collezionato consensi grazie alla sua abilità di interpretazione del vestire maschile in equilibrio inedito e sperimentale tra lo sport sfumato nello street, reso sofisticato dal tocco lussuoso, e sempre attraversato dal vibe divertito della moderna gioventù.
La collezione p/e 2020 by David Catalán è un passo ulteriore nella definizione della sua cifra stilistica al maschile, stavolta rivolgendo l’ispirazione, come accennato, in un capitolo assai peculiare della storia dello stile: il grunge di Kurt Cobain. O meglio, l’ispirazione è agganciata ad un quesito ben preciso: come sarebbero stati gli anni ’90 senza Kurt Cobain? La collezione che plasma la risposta s’intitola Not Finished e conferma quel che anche la vita quotidiana ha continuato a ribadire nelle strade e nei guardaroba delle generazioni a seguire quella decade inimitabile: gli anni ’90 senza il grunge dei Nirvana non sarebbero stati tali, stilisticamente incompiuti, non finiti per l’appunto.

David Catalán p/e 20: Not Finished, il grunge non è finito in fatto di stile, e ispira lo streetwear lussuoso con guizzo pop contemporaneo.

La collezione non è affatto una citazione didascalica dei tempi gloriosi, naturalmente: ne è quasi una versione ripulita e corretta, meno disagio sdrucito e più coolness metropolitana. Per nulla trasandato e usurato, del tutto attualizzato con tocchi inediti, fit asciutto, finishing sartoriale e tinte fluo.
Le style references fondamentali sono presenti, ma attualizzate, ibridate e riscritte con un linguaggio di emancipazione a suo modo ribelle: ci sono i quadrettoni, che rievocano quella flanella menefreghista di qualsivoglia gusto del ben vestire e la riconvertono in un completo, in un trench, in capi leisure-wear riabilitati all’eleganza, almeno a quella urbana date le forme raffinate e l’accoppiata con i boots non annodati o le sneakers, e la sacca ampia appesa a tracolla; ci sono le righe ampie dei maglioni spessi che appartenevano a quei boscaioli possessori originali del grunge prima che venisse adottato e mitizzato dall’estetica musicale dei Nirvana prima e dalla passerella poi; ci sono gli accenni ai pantaloni cargo, che vengono anche accorciati a mo’ di bermuda sartoriali; ci sono le tute, le felpe e le t-shirt stampate, ma al posto del mix arrabbiato e apparentemente trasandato degli stili, qui lo styling è curato e raffinato, tanto che trova spazio anche il mondo dei motociclisti con le tute in denim e i tagli grafici.