“We clean the ocean” è il claim della collezione primavera/estate 2019 di Save the Duck.
Il brand italiano 100% animal friendly, che ha già sostituito le piume d’oca con il Plumtech, un materiale più caldo, traspirante e leggero, nelle sue creazioni ed ha totalmente eliminato dalla sua produzione ogni materiale di origine animale, si impegna con la prossima collezione ad aiutare gli oceani e le spiagge sostenendo Surfrider Foundation Europe, l’associazione che si adopera per la pulizia delle spiagge e la salvaguardia dei mari.
Micropiumini nei loro diversi pesi, trench nella collezione womenswear, capi tecnici come i Rainy e i Protech e la parte Burn, in cui il fashion incontra lo sport in capi athleisure che mixano gli imbottiti alle felpe. Creazioni per uomo donna e bambino che leggono in modo trasversale la main collection del brand. Ma anche accessori, come gli zaini.

La palette dei colori ci dà la sensazione di poter indossare l’oceano. Tutte le tonalità del blu per l’uomo e dei verdi, dal menta allo smeraldo, per la donna sfumano fino a diventare tonalità chiare e neutre, come i bianchi, che ripropongono le sfumature delle conchiglie. Le nuance dell’acqua vengono interrotte dai gialli, dagli arancio e dai rossi che riprendono i colori dell’immensità e del silenzio degli abissi come quelli dei coralli o delle stelle marine.
Un nuovo logo accompagna il lancio della collezione, di colore azzurro che richiama i colori dell’oceano, ma con ancora al centro l’inconfondibile papera che fischietta, simbolo dell’ironia che ha sempre contraddistinto il marchio, ma anche del suo impegno nella salvaguardia del pianeta Terra.
Ma la vera novità sta nel materiale utilizzato: il Nety un tessuto proveniente dalla rigenerazione delle reti da pesca recuperate dai mari e dagli oceani e dal riciclo di nylon pre-consumer e post-consumer. Un eco nylon che sposa la scelta green di un brand che si definisce responsabile.

Save the Duck si impegna a ripulire gli oceani con Surfruder Foundation Europe per la collezione primavera/estate 2019.

Una vera innovazione nel campo della sostenibilità, oltre che un real commitment, che si accorda con la filosofia di “seguire la natura”, e risponde ad una caratteristica imprescindibile ed identitaria del brand, quella di essere sostenibile.
Per ogni capo venduto l’azienda devolverà parte del ricavato alla fondazione con lo scopo di ripulire 300.000 mq di spiagge e liberare il mare da 6000 kg di rifiuti.
La campagna è il relax di una passeggiata sulla spiaggia, il divertimento di giocare con la sabbia e l’avventura di surfare tra le onde. Ambientata nel mare di Biarritz, la cittadina francese sede della Surfrider Foundation Europe, è lo specchio della collezione.
Prodotti versatili, divertenti, comodi, ma soprattutto responsabili, per vestirsi facendo del bene.