Ho conosciuto Marco Castelli, un ragazzo siciliano dalla bellezza classica, una di quelle che si fa notare subito, quella di una attore di Hollywood per intenderci, nel suo lavoro di modello ed ho avuto il piacere di lavorare con lui un po’ di volte e dico ‘piacere’ non a caso, perché Marco è una persona elegante fuori, e questo aiuta nella sua professione, ma anche dentro. Educato, puntuale, mai arrogante e sempre disponibile, gentile, dalla conversazione piacevole, Marco è una di quelle persone che si fa ben volere da subito. Conoscendone l’intelligenza e la voglia di fare, non mi ha stupito sapere che aveva intrapreso un’altra avventura, anche perché avevo notato i capi speciali che indossava e che si faceva fare su misura, per cui ho compreso questo sia stato quasi naturale per lui iniziare un’attività come creativo, con una sua collezione di capi che sta iniziando ad avere un certo riscontro, anche al di fuori dai nostri confini. L’ho raggiunto in questi giorni per farmi raccontare meglio questo nuovo percorso nella moda, che sono sicuro ha tantissimo da offrire e che andrà molto avanti. Ecco la mia chiacchierata con Marco Castelli.
Come è nata l’idea della collezione?
La Marco Castelli Collection è nata per una passione coltivata sin da bambino, amavo avere look personalizzati, infatti chiedevo a mia madre di aggiungere dettagli ai miei capi esistenti.
Ho iniziato a lavorare come modello nel 2011 e fin da subito mi sono appassionato ai tessuti e ai dettagli che vedevo in giro lavorando. Nella metà del 2014 ho iniziato a vestirmi su misura perché sentivo il bisogno di creare su me stesso i miei capi da sogno, cosi facendo ho creato alcuni abiti totalmente secondo il mio gusto.
Mi sono reso conto giorno dopo giorno, specialmente viaggiando per lavoro, che molta gente rimaneva colpita dei miei look e mi chiedeva dove li avessi acquistati. Visto che le richieste sono diventate sempre più ampie ho deciso di iniziare la mia prima capsule nel 2016, fatto sta che in uno dei miei primi servizi fotografici in via Montenapolene a Milano sono stato fermato da clienti abituali di queste vie, che hanno notato i nostri look e mi hanno chiesto subito informazioni e a quel punto mi hanno commissionato dei cappotti.
Che cosa ti ha insegnato il lavoro di modello che hai tradotto nel progettare la collezione?
Il lavoro da modello mi ha davvero insegnato tanto. La prima cosa che ho imparato è stata quello di raggiungere la totale indipendenza, ma soprattutto un ottima scuola di vita poiché ho avuto la fortuna di conoscere persone speciali, lavorare con veri è propri geni e ovviamente viaggiare moltissimo.
Ho avuto l’onore di lavorare con marchi quali Chanel, Breitling, Bentley, Cartier Foundation e molti altri che mi hanno dato spunti interessanti per creare il mio stile.
Sono davvero grato di ciò, perché da questa esperienza sono riuscito e riesco ancora a tradurre e a realizzare il mio essere nei capi che realizzo.
Parlami della collezione. In cosa consiste?
La collezione nasce dal mio desiderio legato all’unicità ed autenticità del prodotto, cura del dettaglio, ma soprattutto dalla voglia di dire basta alle produzioni di massa, bisogna rispettare il nostro pianeta. Chi veste la mia collezione è unico perché ogni mio capo ha un dettaglio diverso; appunto per questo motivo tutti i miei abiti sono numerati dal primo all’ultimo, cosi facendo ogni cliente sa esattamente la data di produzione, la provenienza e il nome del sarto o team che ha confezionato il capo. I miei modelli più iconici sono i cappotti e le giacche bicolor con tessuti di cashmere nei diversi tagli a cui si accompagna uno sviluppo di capi sia classici, sia street rivisitati secondo la creatività del momento con immagini, patch e cuciture artigianali.
Qual è l’uomo a cui pensi e a chi è diretta?
La collezione Marco Castelli inizialmente è stata creata solo per un pubblico maschile, successivamente visto le tante richieste ho iniziato a creare diversi capi femminili.
Questa collezione è diretta all’uomo e alla donna di classe che amano svanire dalla massa e distinguersi in ogni occasione ‘’senza esagerare’’, ma farsi ricordare dall’occhio attento di chi sa riconoscere certi dettagli; lo stile non è legato solo all’abito di buon taglio, ma nel modo in cui si porta. i miei abiti esprimono la personalità e il garbo di chi li indossa.
Un modello italiano di successo che ha deciso di intraprendere anche un’altra carriera legata alla moda, quella di stilista. Marco Castelli ci racconta la collezione a suo nome.
Il tuo ideale di eleganza?
Personalmente, penso che l’eleganza sia la raffinatezza non facilmente imitabile e che con la propria unicità ed energia diventa inimitabile.
Progetti e sogni per il futuro?
Il mio sogno più grande in questo momento e che l’incubo Covid-19 finisca una volta per tutte, cosi che possiamo tornare alla vita normale e ricominciare amando di più l’universo che ci circonda, di conseguenza noi stessi e gli altri.
Per quanto riguarda il mio Brand, sono molto contento, di recente ho aperto un temporary store durante la fashion week a Milano e devo dire che abbiamo avuto un ottimo riscontro, per non parlare del successo del mio Pop Up store in Qatar ed il conseguente invito a tenere una conferenza presso la Virginia Commonwealth University raccontando la mia esperienza di modello, creativo e Influencer.
Il mio desiderio è quello di mantenere il marchio super esclusivo, di non vendere i miei capi nel canale wholesale, ma aprire inizialmente dei punti vendita diretti.
L’idea è quella di investire nell’immagine del Brand con Pop Up stores dedicati nei più grandi Dept Stores del mondo e nelle città della moda fino al sogno di sfilare a Parigi.
Vorrei anche sviluppare un canale e-commerce dedicato con capi super esclusivi, come sto già in parte facendo attraverso il mio profilo instagram.
Con tutto il mio cuore, spero di avere di nuovo la possibilità di fare altre conferenze come quella che ho tenuto con la Virginia Commonwealth University l’anno scorso. Motivare e aiutare gli altri mi fa sentire meglio, diffondere amore ed educazione è la chiave per un mondo migliore.
Stefano Guerrini
I consider myself a pop archaeologist, a commited fashion enthusiast and a style searcher. I like to share my passions and my stories. And as someone said way before me: "Don't stop to speak or look around...". Enjoy my vision!
ARTICOLI COLLEGATI
Settembre 14, 2021
Giuditta Matteucci, fra il naif e il pop, fra la grafica e l’illustrazione. L’intervista di Stefano Guerrini all’artista
Artista a 360 gradi, Giuditta Matteucci…
Maggio 11, 2021
Huma, la nuova avventura di Federica Moretti che si racconta con Stefano Guerrini
Dopo i cappelli, la nuova avventura di…
Aprile 15, 2021
San Andrès Milano e la sua nuova avventura ‘genderless’
Andrès Caballero ci racconta un nuovo…
Gennaio 15, 2021
Un romanzo di formazione a tematica LGBTQ e una linea di underwear: scopriamo Leandro Conti Celestini e i suoi “Alle corde” e Tigerheat Productions
Una linea ispirata al mondo del…
Novembre 12, 2020
Un occhio alla sostenibilità, qualità, coolness e produzione made in Italy: l’intervista al giocane designer Giuseppe Buccinnà
Un giovane designer capace di imporsi…
Ottobre 29, 2020
Gerardo Larrea: l’intervista all’illustratore di moda, oltre che uno dei fondatori della rivista Skin Magazine
Un bravissimo illustratore di moda, ma…
Luglio 10, 2020
Lace Beauty: l’intervista di Stefano Guerrini all’ideatrice di un nuovo interessante progetto legato al mondo del beauty.
Lizzie, un detergente struccante, primo…
Maggio 27, 2020
La moda green di Tiziano Guardini: il designer racconta la sua ultima collezione in questa intervista
Uno dei nomi più importanti della nuova…
Maggio 14, 2020
Pamela Mori Diaz e la linea Amori: l’intervista in esclusiva alla giovane creativa
Una giovane donna che lavora nel…
Aprile 30, 2020
Matteo Bigliardi: la nostra intervista al “sustainable menswear” designer
Originario di Guastalla, ma studi in UK…
Aprile 22, 2020
Da Seul a Milano: intervista ad Emily Lee, italian editor di Design Scene e MaleModelScene
Dalla Corea del Sud a Milano. Emily Lee…
Aprile 2, 2020
Valentina Bellotti e la sua linea di borse V.Bell: non convenzionale, sostenibile, made in Italy!
Unconventional, Sustainable, Handmade,…
Marzo 25, 2020
La moda fra televisione e Instagram: la mia intervista alla brava Valeria Oppenheimer
Un progetto interessante su instagram…
Febbraio 26, 2020
Gaetano Pollice e la sua collezione made in Molise
Da Bologna, ma con una collezione made…
Dicembre 19, 2019
“Cronache da una città sommersa”: un progetto per ripartire
Coinvolge nomi importanti…
Dicembre 4, 2019
Da Fashion Graduate Italia Alessandro Marzo e la sua “Escapology”: la mia intervista al giovane designer
Fra cenni storici e riferimenti…
Ottobre 24, 2019
New upcoming talents: da AltaRoma, Martina Cella e la sua collezione SUR-LIVE
Designer emergente, che si é fatta…
Ottobre 16, 2019
Da AltaRoma la sartorialità street-punk di DassùYAmoroso. L’intervista in esclusiva al giovane duo.
Dopo la partecipazione a Showcase a…
Settembre 25, 2019
Un successo tutto italiano: Daniela Ravaioli e il suo Radà
Una storia italiana di successo, 35…
Settembre 10, 2019
“Il nudo maschile. Nella fotografia e nella moda”. L’intervista a Leonardo Iuffrida, autore del libro.
Un’intervista ad una figura importante…
Maggio 29, 2019
Figure chiave del fashion system italiano: la mia intervista a Clara Tosi Pamphili, da A.I. a Videocittà e molto di più!
Un’intervista ad una figura importante…
Aprile 16, 2019
Fenton Bailey scatta per Style Magazine, la mia intervista in esclusiva
Fenton Bailey scatta per Style Magazine…
Aprile 8, 2019
La matematica e la moda: Simone Rainer, la sua collezione di borse e molto di più
Una collezione di borse che prende…
Marzo 25, 2019
Una creatività declinata in accessori quasi couture. Scoprite Gerlando Dispenza, i suoi bijoux e molto altro in questa intervista esclusiva.
La collezione di Danilo Paura per la…
Febbraio 13, 2019
Danilo Paura e il suo “Gypsy Tour” per la f/w 2019-20
La collezione di Danilo Paura per la…
Gennaio 28, 2019
Colore, stampe e molto di più: il successo di Parden’s e la mia intervista al suo creative director Daniele Giorgio
Continua con successo il percorso di…
Gennaio 21, 2019
“Francesca Liberatore: made in Italy”. In un libro il lavoro della più internazionale delle nostre stiliste
Un libro per Francesca Liberatore. Il…
Dicembre 17, 2018
Il 2019 secondo Antonio Mancinelli, caporedattore di Marie Claire e scrittore
Il 2019 secondo il caporedattore di…
Dicembre 13, 2018
Il 2019 secondo Tiziano Guardini: progetti e aspettative per l’anno che verrà
Il 2019 secondo Tiziano Guardini,…
Novembre 28, 2018
Efisio Rocco Marras: l’intervista al giovane direttore creativo di I’m-Isola Marras
L’intervista a Efisio Rocco Marras,…
Novembre 28, 2018
Italo Marseglia e la sua demi-couture in continua evoluzione
Italo Marseglia e la sua demi-couture…
Novembre 28, 2018
I bijoux di Duelle: il mondo e la creatività di Dolores Bacchi e Simonetta Martini
Dalla Romagna, con una presenza…
Novembre 28, 2018
Una biblioteca elegante: intervista a Alex Pietrogiacomi
Intervista a Alex Pietrogiacomi,…
Novembre 28, 2018
“AETNA MATTERS”: un nuovo servizio fotografico di Alberto Leo in esclusiva per stefanoguerrini.vision
“AETNA MATTERS”: un nuovo servizio…
Novembre 13, 2018
“The Beauty of the Core”: Richard Gerst ci porta a St.Barth con il suo nuovo editoriale in esclusiva per stefanoguerrini.vision
"The Beauty of the Core": Richard Gerst…