Avevo intervistato alcuni anni fa Alex Pietrogiacomi, quando il mio blog era sulla piattaforma di GQ Italia e lui era un collega, in occasione del lancio di una riedizione da lui curata di un libro di Honoré de Balzac, il “Trattato della Vita Elegante”, che avevo considerato perfetto per i nostri tempi così caotici, spesso troppo cafoni e all’insegna del fast fashion. Ora Alex ha fatto un passo ulteriore, proprio a favore dei, come li chiama lui, ricercatori di Bellezza e buon gusto, diventando ideatore e curatore della collana “Black Tie”, di cui fa parte una prima uscita tutta dedicata allo stile, cioè “L’Eleganza” di Alfredo de Giglio. Ritrovo un Alex molto agguerrito, a cui è particolarmente chiaro il suo ruolo di curatore di una collana dedicata ai piaceri dell’uomo, un uomo che cerca qualità e un’eleganza che parta dai valori prima che dal guardaroba. Mi è piaciuta molto questa chiacchierata con Alex e sono felice di condividerla con voi.

Perché la nascita di questa collana e come è nato questo primo libro?
Questa collana nasce all’interno del progetto “Blister”, nato con Alcatraz Edizioni nel 2017.
“Blister” è una serie di libri con cui abbiamo voluto rilanciare gli aforismi, le citazioni (che hanno sempre fatto parte del mondo editoriale, ma che oramai sono cadute nel dimenticaio) e lo abbiamo fatto con nomi che fanno parte della cultura, dello sport, dello spettacolo: Villaggio, Vasco, Pertini, Jovanotti, Carrà e via di seguito.
Nei vari progetti legati al marchio editoriale e alle sue collane (“Solaris” dedicata alla fantascienza russa e “Summoning” al mondo di Tolkien e fantastico) ho proposto agli editori una serie di libri che potessero racchiudere i vari piaceri maschili. È nata così “Black Tie”, una serie di libri che uniscono la forma dell’aforisma, della citazione a riflessioni, approfondimenti, curiosità sul mondo elegante. Questo primo libro è nato con Alfredo de Giglio, giornalista e fondatore di Stilemaschile (www.stilemaschile.it), un uomo che dedica alla sartorialità, all’eccellenza del gentleman la sua vita che ha scritto parte del libro e raccolto pensieri di veri e propri arbiter elegantiarum.
La peculiarità di questo primo volume è che si entra nel mondo del “Classico”, in un vero e proprio tempio, di cui l’autore è un custode, fatto di modi di fare, di ricercatezza, valori, educazione al bello e regole eterne per essere perfetti uomini di stile.”L’Eleganza” è utile per chi già percorre la strada dello stile maschile, così come lo è per chi si vuole mettere in cammino, risultando un’ottima guida e compagna di viaggio.

Eleganza maschile. Cosa è per te? Chi è elegante?
Su moltissimi punti concordo con il concetto di eleganza maschile espressa anche nel libro. Quella regolamentata da buon gusto, da conoscenza dei materiali, della storia dei grandi uomini che ci hanno preceduto e dall’allontanamento dell’eccesso e dell’ostentazione.
Personalmente, allo stesso modo, trovo che sia importantissimo il savoir faire per essere eleganti. Posso tranquillamente girare con anfibi e una T-shirt di Burzum, ma essere elegante nei modi di fare, nella disciplina della conversazione, a tavola. Quello che spesso manca è proprio l’educazione, si crede che per essere eleganti basti essere ben vestiti o peggio vestiti con abiti costosi. Niente di più sbagliato, perché se l’animo non è elegante non si può fare nulla per renderlo tale abbellendolo con abiti e stoffe pregiate. Quello in cui si concorda anche con Alfredo è il concetto di U.N.A. (Unità, Nettezza e Armonia, che definisce Balzac nel suo “Trattato della vita elegante”) che può rendere più chiaro e semplice il concetto di eleganza consapevole che si dovrebbe sempre avere. Per me l’uomo elegante è colui che ha consapevolezza delle regole da seguire e la sa anche trasgredire, ma senza volontà di esibizionismo, ma come si sarà capito è colui che è educato al Bello e al rispetto.

Ma a tuo avviso è davvero ancora importante il concetto di stile e di eleganza oggi?
Citando, decontestualizzandolo, Mishima: “Viviamo in una società angusta, tentando di non entrare in conflitto tra noi, di armonizzare i nostri egoistici interessi per vivere piacevolmente. E tuttavia nel nostro animo vive una segreta insofferenza per questo tipo di morale” ed è questa insofferenza che dovrebbe animare il concetto di stile ed eleganza oggi, perché l’omologazione, la massificazione continuano imperterrite a fare accoliti e il concetto di stile ed eleganza diventa una sorta di ribellione, di atto “politico” contro il becero conformismo. Non credo di dover tornare sul concetto di “elegante” e chiarire che per me si può essere elegante anche in jeans, ma che ciò che vorrei passasse anche attraverso i libri della collana e i loro autori è che bisogna andare contro un sistema che sta annullando il nostro pensiero, la nostra capacità di scegliere al meglio e contro un percorso di trasmissione della Bellezza tra generazioni. Proprio circa le generazioni, se ci pensi non c’è nessuna trasmissione di valori come un tempo, anche semplicemente attraverso il passaggio di un cappotto o di un orologio (che una volta avevano durate eterne grazie all’attenzione con cui venivano realizzati) da un genitore a un figlio. Oggi esiste il giovane e il vecchio. In tutto, in maniera quasi oscena si tenta e si riesce, di spezzare la continuità, di creare semplici fazioni e l’eleganza invece può aiutare a riconciliare, nel rispetto delle differenze, il dialogo tra generazioni.

Intervista a Alex Pietrogiacomi, ideatore e curatore della collana di libri Blister “Black Tie”, in occasione dell’uscita de “L’Eleganza” di Alfredo de Giglio.

Quanto il concetto di “made in Italy” rientra in questo percorso sull’eleganza?
Il concetto di made in Italy è abusato. Oramai è un’etichetta facile da appiccicare su produzioni fatte all’estero e poi concluse (scandalosamente anche attaccando un semplice bottone) in Italia.Il vero made in Italy non è uno slogan, non è un brand, è un’attitudine e si chiama “artigianato”. Ma per scoprirlo non si deve stare a casa aspettando che bussi alla porta, bisogna uscire fuori, cercare, scovare, viaggiare e studiare moltissimo. Allora tutte le nostre forze, le nostre tradizioni nel mondo della sartoria, della barberia, del cibo, del bere, dell’arte calzolaia diventano un tassello fondamentale di questo percorso elegante maschile, non solo perché offrono di che vestirci, ma soprattutto ci fanno entrare in storie antiche, che sono la radice forte della nostra cultura e di uno stile che il mondo ci invidia.

Prossimi progetti?
“Black Tie” sarà un club su misura per i Gentlemen e sto pensando anche alle donne eleganti nel tempo, questo perché il mondo maschile mi è assolutamente più accessibile e conosciuto per esperienza diretta. Parleremo di vino, barberia, miscelazione, fumo lento e molto, molto altro ancora, con alcune sorprese che non posso svelare ora, ma che faranno felici anche i collezionisti di libri sul tema. Ci saranno presentazioni, eventi in cui poter incontrare gli autori e ascoltare la voce dei lettori e la cosa che mi rende e ci rende orgogliosi è aver dato finalmente una casa a tutti i ricercatori di Bellezza e buon gusto.