Quando si parla di fashion system si tende spesso a considerarlo un settore un po’ superficiale, come dice qualcuno: ” In fondo si tratta solo di vestiti”. Si finisce così per non considerare la moda come linguaggio, cultura, espressione artistica e così via, cosa che a me ha sempre fatto abbastanza imbestialire, ma soprattutto si tende a dimenticare che il sistema moda è fatto di persone preparate, che lavorano molto, che hanno sempre le antenne ben posizionate verso tutto ciò che è nuovo e cambiamento, persone che con il loro impegno han fatto sì, ad esempio, che l’Italia venga ricordata nel mondo anche per il suo stile, per il suo know how nel campo del tessile e molto altro legato a tutto ciò che è moda. Fra questi professionisti ce ne sono alcuni capaci di non sgomitare, di fare un lavoro importante e di spessore, ma mai gridato e sempre educato, di spiccare per impegno, passione, e, scusate se mi ripeto, cultura. Una di queste è Valeria Oppenheimer. Giunta al giornalismo di moda dopo aver solcato le passerelle di mezzo mondo come indossatrice, forse la conoscete perché è autrice e conduttrice inviata del programma “Top! Tutto quanto fa tendenza”, in onda su RaiUno, giunto alla quinta stagione. Ma Valeria, che io trovo tanto preparata nel suo lavoro, quanto in privato è simpatica, disponibile e quasi più chiacchierona di me, è stata per due anni la responsabile della sezione moda del Roma Web Fest dedicata ai fashion film, ho dato vita al primo “fashion blog ufficiale” della Rai, insegna “Editoria Web & Blog” e “Fashion Writing” all’Accademia del Lusso di Roma, oltre ad aver collaborato con il corso in fashion studies dell’ Università La Sapienza. Conosco Valeria da tanto, ci siamo incrociati spesso, anche perché lei fa davvero mille cose, ed è sempre un piacere immenso per me trovare qualche minuto per un abbraccio al volo e per confrontarci sulla nostra passione comune che é la moda. Per questo condivido volentieri con voi l’intervista fatta a Valeria in occasione di un bel progetto che sta portando avanti sul suo canale instagram, una scusa anche per chiederle qualcosa di più su chi è lei, ma anche su come considera questi tempi.
Mi racconti il progetto che stai portando avanti in questi giorni? Perché é nato e quali marchi coinvolgi?
Il mio progetto è dedicato alla moda, che non solo è il fulcro del mio lavoro, ma anche la mia più grande passione. Ogni giorno alle 17:30 in diretta dal mio profilo Instagram @valeriaoppenheimer intervisto un designer. Ho pensato a questo format per sostenere il Made in Italy in un momento così difficile e per offrire a chi mi segue un po’ di distrazione, per quanto possibile adesso. Collaboro con @mysweetquarantine, un collettivo formato da artisti e professionisti che hanno deciso di unirsi e condividere attraverso IG dei contenuti dedicati a chi è a casa. Il “portavoce del movimento” è Paolo Stella, ma hanno aderito anche tanti attori famosi come Francesco Montanari e Filippo Timi, influencer come Veronica Ferraro e tanti personaggi della TV.
Nel mio spazio dedicato alla moda, coinvolgo sia brand conosciuti, sia designer alle prime armi, credo che in un momento come questo si debba cercare di dare spazio a tutti, perché tutti sono in difficoltà e hanno bisogno di sostegno. Tra i miei intervistati non mancano i grandi professionisti del fashion system. Il giovedì la diretta è dedicata proprio alle professioni della moda. Sono convinta che purtroppo esista ancora oggi un pregiudizio radicato, secondo il quale chi lavora in questo campo sia “scollegato” dalla realtà. Sono felice, attraverso le mie interviste, di dimostrare esattamente il contrario e permettere un contatto diretto tra gli “addetti ai lavori” del settore e il pubblico.
Come ti sei avvicinata alla moda?
Ho iniziato facendo l’indossatrice, avevo 17 anni e nel frattempo studiavo. Ho uno splendido ricordo di quel periodo, ho avuto la fortuna di viaggiare molto e ho imparato a rapportarmi al mondo del lavoro molto presto.
Cosa ti piace del tuo lavoro e cosa invece no?
Mi piace moltissimo il contatto umano. Credo che ogni intervista sia uno scambio profondo, ogni volta imparo qualcosa di nuovo. Mi piace sentirmi il tramite attraverso il quale i messaggi possano arrivare al pubblico. Tutti credono che la moda sia difficile da capire, io penso che sia esattamente come l’arte, da “sentire” con la pancia e con il cuore. Quando riesco a far arrivare l’emozione al pubblico allora mi sento soddisfatta. Amo anche l’insegnamento, mi affeziono (tanto, troppo) a tutti i miei allievi.
Quello che non mi piace è la fortissima competitività, la gente pronta a tutto per soffiarti il lavoro. Ho preso tante fregature da persone che consideravo amiche. Ho versato molte lacrime per questo, ogni volta che succede è come se fosse la prima. Temo che non imparerò mai.
In questi anni, tanti gli incontri professionali, chi ti ha emozionato di più e perché?
Potrei risponderti citando la grande professionalità di Tommy Hilfiger, il genio di Jeremy Scott, la forza di Maria Grazia Chiuri … in realtà i miei preferiti da intervistare sono i designer emergenti perché sono diamanti grezzi, tutto è ancora da scoprire.
Secondo te chi é veramente influente nella moda?
La gente, tutti noi. Sono le persone fuori dal sistema a fare tendenza, la moda (ormai da anni) nasce sulle strade delle metropoli di tutto il mondo.
Cosa pensi del fenomeno influencer?
Penso che non sia nulla di nuovo. Dalle dive del cinema muto alle top model, dagli attori di Hollywood ai personaggi della TV, gli “influencer” esistono da sempre. La novità è il mezzo di diffusione della loro popolarità, non il fenomeno. Cambiano le regole perché sul Web è il pubblico a scegliere, gli influencer sono i nuovi divi.
Cosa ti ha insegnato il tuo lavoro?
Mi ha insegnato a non abbattermi, a non mollare mai perché la competizione è altissima e tutto può cambiare in ogni momento. Non a caso mi divido tra diverse professioni, cerco di diversificare.
Un episodio buffo?
Una volta ho finito di lavorare così tardi che ho dormito in redazione, sul pavimento. La mattina dopo ero letteralmente a pezzi…
Il tuo motto di vita?
Forza e coraggio!
La frase che invece ti ripeti più spesso e perché?
“Un giorno al giorno”. Me lo ripeto quando la mole di lavoro sembra ingestibile, quando gli impegni si moltiplicano e faccio fatica a stare dietro a tutto. Lo scorso anno, ad esempio, mi è capitato di lavorare per 90 giorni di fila senza stop. Hai presente la sensazione di svuotare il mare con un cucchiaino? Ecco, l’unico rimedio che mi tranquillizza in questi casi è ripetere a me stessa questa sorta di mantra.
Un progetto interessante su Instagram per la brava giornalista di moda Valeria Oppenheimer, che intervistiamo facendo il punto sulla situazione moda attuale
Che amori hai nel privato? Cosa fai e come sei lontano dal lavoro?
Ho due grandi passioni, la cucina e i viaggi. Cucinare (e mangiare, of course) mi piace moltissimo e mi rilassa. I viaggi sono la mia linfa vitale, andare in giro per il mondo in totale libertà, spesso completamente sola e con 4 stracci in valigia, mi rende felice più di ogni altra cosa.
Cosa non manca mai nel tuo guardaroba?
Il nero! Sono una fanatica del total black, sempre e comunque.
Cosa lei deve rubare a lui?
Una T-shirt da usare per andare a dormire.
Una donna è veramente elegante quando?
L’eleganza femminile risiede nei piccoli gesti, nel modo di rivolgersi al prossimo, secondo me viene da dentro, è una questione di attitude. Mi sento elegante quando entro in una stanza in jeans e T-shirt e la mia presenza viene percepita prima ancora che io parli. A volte basta un sorriso.
Un uomo è veramente elegante perché?
Perché è garbato e semplice. Non amo gli atteggiamenti costruiti, un uomo elegante non eccede con il “fashion” e sta bene nei propri panni, non importa quali siano.
Stiamo attraversando un momento difficilissimo, secondo te come cambierà la moda dopo questa pandemia?
Penso sia presto per fare previsioni ma si, credo che cambierà. Più che altro, probabilmente, rallenterà. Negli ultimi anni la velocità è stata eccessiva secondo me, la moda ha letteralmente fagocitato se stessa dando vita ad un meccanismo autodistruttivo. Penso sia arrivato il momento di frenare un po’, non si può più rimandare.
Cosa ti augureresti invece tu, per il mondo e per te stessa?
Vorrei che tutti riuscissimo a focalizzarci maggiormente su quello che nella vita conta davvero, affetti e salute. Dici che ce la faremo?
Progetti e sogni per il futuro?
Vorrei un programma di moda tutto mio, è il mio sogno da sempre.
CREDITS FOTO
PH. ALESSANDRO BACHIORRI @ALESSANDROBACHIORRIFOOGRAFO
STYLIST PAOLA PERCOCO @PAOLA.PERCOCO
MUA ELEONORA PUSCEDDU @ELEONORAPUSCEDDUMUA
Stefano Guerrini
I consider myself a pop archaeologist, a commited fashion enthusiast and a style searcher. I like to share my passions and my stories. And as someone said way before me: "Don't stop to speak or look around...". Enjoy my vision!
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