Siciliano, é nato a Messina, con studi artistici alle spalle, Alessandro Marzo ha intrapreso gli studi in fashion design presso Harim, Accademia Euromediterranea, e la collezione “Escapology” rappresenta proprio il passo finale di questo suo percorso scolastico, un gruppo di total look che colpiscono per la qualità della realizzazione, per la capacità di mescolare piani diversi di lettura, da quello più di superficie, popular ed immediato, che cita conosciute icone di stile, ad uno più colto, fatto di riferimenti alla storia del costume e all’arte. Un lavoro sorprendentemente maturo, con il quale il giovane designer siciliano ha colpito anche la platea di Fashion Graduate.
Fashion Graduate Italia è una manifestazione arrivata alla terza edizione e organizzata presso il BASE di via Bergognone 34 a Milano, con spazi dedicati alle varie scuole di moda, in cui i visitatori hanno avuto la possibilità di relazionarsi direttamente con docenti e studenti, durante quattro giorni di sfilate e workshop, ed é proprio in questa occasione che, dopo averlo seguito inizialmente sui social, abbiamo avvicinato Alessandro Marzo per intervistarlo. Queste le immagini della sua collezione e la nostra chiacchierata.
Come è nata “Escapilogy”, la collezione che hai presentato a Fashion Graduate?
“Escapology” nasce dalla voglia di manifestare la libertà della donna, una donna vincolata dagli schemi della proprio religione a mantenere un profilo molto rigido, poco emancipato. L’ispirazione nasce dal mondo arabo per poi sfociare in altre culture del mondo, dove le donne non possono essere se stesse pur mentendo la propria spiritualità. La voglia di libertà attraversa un viaggio all’indietro dove il mezzo di trasporto è la danza, partendo dalla rigida danza classica per arrivare alla contemporanea, con riferimento a Martha Graham, “madre della danza moderna”, che attraverso le sue coreografie esprime la libertà umana. Gli anni ’70 e ’80, la voglia di strafare di esagerare, volumi sferici, colori accesi in contrasto. Dalida dalle origini egiziane alla fama in tutto il mondo, diva, icona di sensualità, ma dalla personalità fragile a Frida Kahlo, artista anticonformista, stroncata da tante delusioni e dalla malattia che la porterà alla morte.
Da dove arrivano le ispirazioni, quali i mondi a cui guardi, i tuoi amori al di là della moda?
Amo l’arte in tutte le sue forme, adoro la pittura di Modigliani e le sculture di Giacometti. Mi piace viaggiare e scoprire nuove culture e modi di vivere, confrontarmi con le persone e avere un quadro generale di ogni attività. Osservo con attenzione lo street style, interpretandolo in chiave couture, trovo il contrasto tra elegante e street molto interessante. Non mi soffermo molto sugli influencer, ma sulle vere e proprie icone, le mie muse sono molto differenti tra loro, ma tutte hanno una cosa in comune l’autoironia, da Amanda Lear a Monica Vitti e Brigitte Bardot. Guardo spesso vecchie foto e film che mi fanno catapultare in contesti storici e stilistici che sento mi appartengono molto. La musica è fondamentale per il mio percorso creativo, mi fa viaggiare con la mente, Lucio Battisti è sempre presente nella mia playlist.
Ci racconti l’esperienza di Fashion Graduate?
Il Fashion Graduate Italia mi ha dato la possibilità di mostrare al pubblico di esperti del settore e alla stampa la mia collezione, che più che una serie di abiti in passerella io definisco un “Mood vivente”, tutto ciò che mi piace e che mi ossessiona. È stata un’esperienza molto stimolante perché mi sono confrontato con altri “colleghi” che hanno debuttato con la loro prima collezione. Un grande team molto organizzato che ha fatto si che il tutto risultasse come lo avevo immaginato.
Cosa consigli ad altri ragazzi che, come hai fatto tu, intraprendono un percorso di studi nella moda?
Non mollate mai! In pochi credevano in me, quando frequentavo il liceo mi dicevano che non avrei mai potuto fare questo percorso, non ho mai capito il perché è sinceramente non mi sono mai soffermato a capirlo… perché? Perché io in primis ho sempre creduto su ciò che volevo fare, e devo ringraziare molto la mia famiglia che mi ha supportato tantissimo nel mio percorso accademico, incoraggiandomi sempre a fare ciò che sognavo da sempre. Credere in ciò che si vuole fare è fondamentale per incominciare qualsiasi percorso.
Fra cenni storici e riferimenti iconografici pop, la collezione "Escapology", presentata durante l'ultimo Fashion Graduate, ci ha colpito. La nostra intervista al giovane Alessandro Marzo che l'ha ideata.
Che cosa è per te la bellezza? Che cosa può essere oggi sinonimo di bello?
La bellezza per me è la verità! Sta nelle mani sporche di un lavoratore vero, nelle occhiaie di uomini e donne che fanno nottate per portare il mangiare a casa, ma allo stesso tempo fingono di essere attivi e felici per il piacere dei propri cari. La bellezza è ciò che ti fa stare bene, quel luogo in cui ti senti a tuo agio, quell’abito che indossi e pensi di essere protetto, quella persona che guardi in varie fasi della giornata e del tempo e che apprezzi con i propri difetti e pregi.
E cosa è invece l’eleganza, a tuo avviso?
Per me l’eleganza è un concetto molto particolare, credo che al giorno d’oggi si veda poca eleganza, ma molta voglia di ostentare. Le donne del rinascimento incarnano perfettamente il mio ipotetico elegante. Non concordo sul fatto che per essere eleganti bisogna essere semplici, ognuno di noi può decidere di aggiungere o sottrarre più capi possibili, il segreto sta nel saper dosare.
Svelaci un tuo sogno nel cassetti, un progetto per il futuro.
Il mio sogno è quello di realizzare un mio brand, che comprenda non solo delle collezioni di abiti, ma un vero e propio concetto di lifestyle, dal guardaroba all’arredamento a oggetti di design e arte. Mi piacerebbe aprire un mio spazio, una sorta di concept store dove poter condividere con la gente le mie passioni e collaborare a progetti futuri con giovani artisti e designer.
Stefano Guerrini
I consider myself a pop archaeologist, a commited fashion enthusiast and a style searcher. I like to share my passions and my stories. And as someone said way before me: "Don't stop to speak or look around...". Enjoy my vision!
ARTICOLI COLLEGATI
Settembre 14, 2021
Giuditta Matteucci, fra il naif e il pop, fra la grafica e l’illustrazione. L’intervista di Stefano Guerrini all’artista
Artista a 360 gradi, Giuditta Matteucci…
Maggio 11, 2021
Huma, la nuova avventura di Federica Moretti che si racconta con Stefano Guerrini
Dopo i cappelli, la nuova avventura di…
Aprile 15, 2021
San Andrès Milano e la sua nuova avventura ‘genderless’
Andrès Caballero ci racconta un nuovo…
Gennaio 15, 2021
Un romanzo di formazione a tematica LGBTQ e una linea di underwear: scopriamo Leandro Conti Celestini e i suoi “Alle corde” e Tigerheat Productions
Una linea ispirata al mondo del…
Novembre 12, 2020
Un occhio alla sostenibilità, qualità, coolness e produzione made in Italy: l’intervista al giocane designer Giuseppe Buccinnà
Un giovane designer capace di imporsi…
Ottobre 29, 2020
Gerardo Larrea: l’intervista all’illustratore di moda, oltre che uno dei fondatori della rivista Skin Magazine
Un bravissimo illustratore di moda, ma…
Luglio 10, 2020
Lace Beauty: l’intervista di Stefano Guerrini all’ideatrice di un nuovo interessante progetto legato al mondo del beauty.
Lizzie, un detergente struccante, primo…
Maggio 27, 2020
La moda green di Tiziano Guardini: il designer racconta la sua ultima collezione in questa intervista
Uno dei nomi più importanti della nuova…
Maggio 14, 2020
Pamela Mori Diaz e la linea Amori: l’intervista in esclusiva alla giovane creativa
Una giovane donna che lavora nel…
Aprile 30, 2020
Matteo Bigliardi: la nostra intervista al “sustainable menswear” designer
Originario di Guastalla, ma studi in UK…
Aprile 22, 2020
Da Seul a Milano: intervista ad Emily Lee, italian editor di Design Scene e MaleModelScene
Dalla Corea del Sud a Milano. Emily Lee…
Aprile 2, 2020
Valentina Bellotti e la sua linea di borse V.Bell: non convenzionale, sostenibile, made in Italy!
Unconventional, Sustainable, Handmade,…
Marzo 25, 2020
La moda fra televisione e Instagram: la mia intervista alla brava Valeria Oppenheimer
Un progetto interessante su instagram…
Marzo 18, 2020
Marco Castelli: da modello a creativo, l’intervista per raccontare la sua collezione di abiti esclusivi
Un modello italiano di successo che ha…
Febbraio 26, 2020
Gaetano Pollice e la sua collezione made in Molise
Da Bologna, ma con una collezione made…
Dicembre 19, 2019
“Cronache da una città sommersa”: un progetto per ripartire
Coinvolge nomi importanti…
Ottobre 24, 2019
New upcoming talents: da AltaRoma, Martina Cella e la sua collezione SUR-LIVE
Designer emergente, che si é fatta…
Ottobre 16, 2019
Da AltaRoma la sartorialità street-punk di DassùYAmoroso. L’intervista in esclusiva al giovane duo.
Dopo la partecipazione a Showcase a…
Settembre 25, 2019
Un successo tutto italiano: Daniela Ravaioli e il suo Radà
Una storia italiana di successo, 35…
Settembre 10, 2019
“Il nudo maschile. Nella fotografia e nella moda”. L’intervista a Leonardo Iuffrida, autore del libro.
Un’intervista ad una figura importante…
Maggio 29, 2019
Figure chiave del fashion system italiano: la mia intervista a Clara Tosi Pamphili, da A.I. a Videocittà e molto di più!
Un’intervista ad una figura importante…
Aprile 16, 2019
Fenton Bailey scatta per Style Magazine, la mia intervista in esclusiva
Fenton Bailey scatta per Style Magazine…
Aprile 8, 2019
La matematica e la moda: Simone Rainer, la sua collezione di borse e molto di più
Una collezione di borse che prende…
Marzo 25, 2019
Una creatività declinata in accessori quasi couture. Scoprite Gerlando Dispenza, i suoi bijoux e molto altro in questa intervista esclusiva.
La collezione di Danilo Paura per la…
Febbraio 13, 2019
Danilo Paura e il suo “Gypsy Tour” per la f/w 2019-20
La collezione di Danilo Paura per la…
Gennaio 28, 2019
Colore, stampe e molto di più: il successo di Parden’s e la mia intervista al suo creative director Daniele Giorgio
Continua con successo il percorso di…
Gennaio 21, 2019
“Francesca Liberatore: made in Italy”. In un libro il lavoro della più internazionale delle nostre stiliste
Un libro per Francesca Liberatore. Il…
Dicembre 17, 2018
Il 2019 secondo Antonio Mancinelli, caporedattore di Marie Claire e scrittore
Il 2019 secondo il caporedattore di…
Dicembre 13, 2018
Il 2019 secondo Tiziano Guardini: progetti e aspettative per l’anno che verrà
Il 2019 secondo Tiziano Guardini,…
Novembre 28, 2018
Efisio Rocco Marras: l’intervista al giovane direttore creativo di I’m-Isola Marras
L’intervista a Efisio Rocco Marras,…
Novembre 28, 2018
Italo Marseglia e la sua demi-couture in continua evoluzione
Italo Marseglia e la sua demi-couture…
Novembre 28, 2018
I bijoux di Duelle: il mondo e la creatività di Dolores Bacchi e Simonetta Martini
Dalla Romagna, con una presenza…
Novembre 28, 2018
Una biblioteca elegante: intervista a Alex Pietrogiacomi
Intervista a Alex Pietrogiacomi,…
Novembre 28, 2018
“AETNA MATTERS”: un nuovo servizio fotografico di Alberto Leo in esclusiva per stefanoguerrini.vision
“AETNA MATTERS”: un nuovo servizio…
Novembre 13, 2018
“The Beauty of the Core”: Richard Gerst ci porta a St.Barth con il suo nuovo editoriale in esclusiva per stefanoguerrini.vision
"The Beauty of the Core": Richard Gerst…